Si tratta di un atto che il notaio solitamente include nelle pratiche successorie ma non sempre: una brutta sorpresa nel caso in cui volessi vendere casa e ti dovessi accorgere di non averla. Ecco come farla e come verificare di averla fatta.
È tutto pronto. Hai concluso le trattative dopo qualche tira e molla. Hai compilato e stampato il contratto e tutti gli allegati. Il gran giorno è arrivato: hai appuntamento dal notaio per mettere l’ultima firma e vendere la vecchia casa di famiglia così da poter finalmente toglierti lo sfizio di una casetta al mare: un sogno. Proprio all’ultimo però il notaio ti prende da parte e ti fa notare che manca il documento che attesta l’accettazione dell’eredità.
L’accettazione dell’eredità? E chi ne aveva mai sentito parlare prima?
Quello della successione non è mai un momento facile: al dispiacere per la perdita si aggiunge il bisogno di svolgere tutta una serie di adempienti richiesti dalla legge per fare chiarezza sulla tua posizione legale e sul patrimonio trasferito nel corso della successione.
Tra le numerose formalità è facile sentirsi persi e può capitare, in un momento emotivamente difficile, di non dare peso ad alcuni documenti che possono rivelarsi invece estremamente importanti, soprattutto in un secondo momento. Tra questi rientra senza dubbio la trascrizione dell’accettazione dell’eredità, un atto estremamente importante senza il quale potrebbero esserci fastidiose complicazioni nel momento in cui, ad esempio, dovessimo trovarci a voler vendere una casa ereditata o volessimo chiedere un mutuo o un prestito dando in garanzia quell’immobile.
Nel nostro ordinamento si prevede in effetti che chi, per legge o per testamento, eredita dei beni, per diventarne effettivamente proprietario, deve procedere all’accettazione. Questa può avvenire in due forme:
- esplicita, attraverso un atto scritto specifico (scrittura privata autenticata o atto pubblico in presenza di un pubblico ufficiale, ad es. notaio) nel quale si dichiara l’intenzione di assumere la qualifica di erede e subentrare nella proprietà dei beni.
- tacita, attraverso comportamenti o atti che manifestano inequivocabilmente la volontà di appropriarsi dei beni di proprietà del defunto trattandoli come propri. La tacita accettazione potrebbe essere inserita nell’atto di successione (e di solito è così).
A cosa serve l’accettazione dell’eredità e perché è così importante?
Nel nostro ordinamento esistono alcune particolari categorie di beni (immobili e mobili registrati, ad es. veicoli) per il trasferimento dei quali, visto il loro valore, la legge richiede alcune particolari precauzioni. Mentre per la maggior parte dei beni l’acquisto e la vendita possono avvenire con forme diverse (da un semplice accordo verbale alla consegna ecc.) per queste categorie particolari si richiedono due formalità:
- mettere per iscritto l’atto con cui si trasferisce il bene;
- registrarlo presso dei pubblici uffici liberamente consultabili, così da portarlo a conoscenza dei terzi.
Scopri le nostre polizze vita
Proteggi le persone che ami e i tuoi investimenti
Aiuta le persone che ami a portare a termine un progetto importante – ad esempio un programma di studi, un mutuo o un investimento - e tutelale dall’evenienza che il tuo apporto economico possa venir meno per un grave imprevisto.
La legge vuole che siano resi pubblici tutti i trasferimenti di questo tipo di beni per dare a tutti i cittadini la possibilità di raccogliere informazioni incontrovertibili su beni, ad esempio in vendita. In questo modo è possibile verificare che il venditore sia l’effettivo proprietario e lo sia in forza di un valido atto scritto (il più delle volte un contratto di compravendita) stipulato con il proprietario precedente. Si ha anche la possibilità di andare a ritroso scoprendo chi ne è divenuto proprietario negli anni, per quanto tempo, come e quando questo sia “passato di mano in mano” o se sia stata iscritta una ipoteca (ossia se sia stato dato in garanzia per ottenere un prestito) su di esso. Avere la certezza della proprietà è un dato importante in un atto di compravendita che ti consente di evitare inconvenienti o addirittura tentativi di illecito.
Queste esigenze di chiarezza, trasparenza nella sua trasmissione sono ugualmente importanti anche nel caso in cui il bene immobile (o mobile registrato) ci venga trasferito per effetto di una successione perché sapere chi era il legale proprietario potrebbe avere effetto sull’eredità e su eventuali testamenti. È per questo che anche in questo caso occorre fare lo stesso: assicurarsi di formalizzare e registrare l’atto grazie al quale diveniamo legittimi proprietari accettando quindi l’eredità.
Accettazione dell’eredità formale e accettazione dell’eredità tacita
Se meno problemi si pongono nel caso dell’accettazione formale o esplicita (che consiste appunto in un atto scritto dal notaio) non si può dire altrettanto per quella tacita, nella quale è del tutto assente una dichiarazione pubblica o formale di acquisizione della proprietà dei beni. In questo caso se vuoi vendere un bene immobile che hai ereditato devi prima avere cura di provvedere alla trascrizione dell’accettazione (tacita) dell’eredità stessa.
L’omissione di questo atto, infatti, lascia l’eventuale acquirente esposto al rischio di dover restituire il bene nel momento in cui si dovesse scoprire che chi glielo ha venduto non era il legittimo erede e si facessero avanti gli eredi effettivi. Si dice allora che la trascrizione ha un’efficacia “sanante” della compravendita, cioè in grado di blindarne e farne salvi gli effetti anche qualora questa fosse stata stipulata con chi non era effettivamente erede legittimo ma solo “apparente”.
Come procedere all’accettazione dell’eredità e quanto costa

Non è raro che il problema sorga nel momento del rogito di una casa, cioè quando si procede con l’atto formale che cede – in cambio di denaro o altri beni – un immobile a un’altra persona che deve diventarne il nuovo proprietario effettivo. Siccome l’accettazione dell’eredità potrebbe non essere inserita nell’atto di successione, è necessario tornare dal notaio e assicurarsi che questi abbia provveduto alla trascrizione in caso di accettazione esplicita o incaricarlo di eseguirla, se tacita, consegnandoli il certificato di morte del defunto e gli altri documenti che attestano la valutazione e la proprietà del bene.
Oggi infatti, quando l’eredità ha per oggetto dei beni immobili (come terreni, fabbricati etc.) il notaio è espressamente tenuto a trascrivere nei pubblici registri anche l’accettazione tacita, ma fino a qualche tempo fa l’inserimento di questo atto non era obbligatorio e pertanto i notai non sempre lo includevano.
Se dunque dovessi accorgerti che questa accettazione dell’eredità manca, devi provvedere a formalizzarla, pagando l’onorario del notaio, oltre agli oneri fiscali e le imposte e in particolare:
- un’imposta ipotecaria di 200 euro;
- un’imposta di bollo di 59 euro;
- una tassa ipotecaria di 35 euro
A questi si aggiunge l’onorario del professionista solitamente compreso tra i 100 e 300 euro, più IVA.
Garantisci il tuo futuro e quello dei tuoi cari con Aviva
La successione ereditaria, come visto, può dare luogo a non pochi oneri economici che possono essere tanto più cospicui, quanto più consistente è il valore dell’eredità. Tuttavia, un bene può entrare in successione anche all’improvviso, senza la possibilità di pianificare il momento in cui accadrà, mettendo in grave difficoltà pratica ed economica gli eredi e con essi i tuoi beni di famiglia. Ecco perché è importante tutelare il proprio patrimonio con uno strumento che consente, in caso di grave imprevisto, di consegnare ai propri cari gli strumenti per mantenere lo stesso tenore di vita pur dovendo far fronte agli oneri burocratici per conservare quello che si è costruito negli anni.
Un’assicurazione TCM (Temporanea Caso Morte) è la soluzione giusta: Aviva Protezione Affetti ti consente, da un lato di assicurare la tua posizione economica in caso di invalidità o malattia grave, dall’altro di tutelare la tua capacità di far fronte agli impegni futuri o alle necessità di sostentamento della tua famiglia in caso di prematura scomparsa. Puoi scegliere i beneficiari anche al di fuori dalla tua famiglia, con l’intento – ad esempio – di garantire il futuro della tua impresa e quindi provvedendo a sostenere i tuoi soci o i manager chiave della tua società che potranno avere risorse alle quali accedere per ritrovare una stabilità.
Con la soluzione che ti proponiamo hai accesso a:
- un contratto semplice e flessibile nel quale puoi scegliere il capitale da assicurare, le coperture che desideri inserire e la loro durata ;
- un pagamento frazionabile nel tempo a seconda delle tue necessità
- poca burocrazia, potendo procedere alla sottoscrizione con la compilazione di un semplice questionario medico;
- sgravi fiscali, perché hai la possibilità di detrarre i premi versati dall’imposta sul reddito delle persone fisiche così come previsto dalla legge.
Per approfondire ecco le norme di riferimento:
– articoli 475, 476, 484, 485, 527, 533 e ss., 2648, 2650, 2652, 2660, 2829 del Codice Civile
– art. 5, comma 2, D.Lgs. 31-10-1990, n. 347
– Circolare n. 128/T del 2-5-1995