Dall’acquisto dell’automobile, ad ausili tecnici e informatici, il fisco mette a disposizione una serie di agevolazioni per chi necessita di un supporto in più per svolgere le attività quotidiane.
Una persona disabile potrebbe avere bisogno di qualche aiuto in più per svolgere attività quotidiane come camminare, studiare o guidare un’auto. Per fortuna l’ingegno umano e la tecnologia permettono di superare molti ostacoli con una serie di supporti o strumenti in grado di agevolare l’interazione con le cose e le persone. Com’è facile intuire, questi supporti e strumenti sono spesso costosi, per questo è possibile accedere a una serie di agevolazioni fiscali che alleggeriscono la pressione sulle famiglie.
L’Agenzia delle Entrate ha realizzato una corposa guida1 per illustrare tutte le possibilità. In questo articolo ti agevoliamo il compito, proponendoti un sunto delle agevolazioni fiscali e delle tutele disponibili ad oggi per le persone con disabilità.
- Detrazioni fiscali per figli a carico con disabilità
- Detrazioni e agevolazioni Irpef sulle spese sanitarie
- Altri ausili per i disabili ammessi alla detrazione Irpef del 19%
- Agevolazioni sull’acquisto di automobili, van o motocarrozzette
- Documenti necessari per ottenere tutti gli sgravi fiscali per i disabili
- Detrazione fiscale sulle polizze assicurative
- Imposte agevolate su successioni e donazioni
- Agevolazioni fiscali disabili, in sintesi
Detrazioni fiscali per figli a carico con disabilità
Per ogni figlio a carico portatore di handicap, si può accedere a uno sgravio fiscale Irpef in relazione al reddito complessivo della famiglia. Il valore della detrazione diminuisce con l’aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando questo giunge alla soglia dei 95mila euro annui.Questo può alleggerire l’esborso per le tasse correnti e permettere alla famiglia di investire su altre necessità, come cure o strumenti. Quel che spetta, proporzionalmente al reddito, è:
- Fino a 1.620 euro, se il figlio ha un’età inferiore a tre anni
- Fino a 1.350 euro, per il figlio di età pari o superiore a tre anni
Se la famiglia è numerosa, ovvero conta tre o più figli, le detrazioni aumentano di 200 euro per ogni figlio a partire dal primo.
Per calcolare la detrazione effettiva spettante si può applicare una semplice formula che parte dalla detrazione massima spettante (ipotetica), ovvero quella indicata nell’elenco puntato qui sopra. Devi moltiplicare questa cifra per un coefficiente ottenuto sottraendo il tuo reddito al tetto massimo (95.000 – tuo reddito) e dividendo il risultato di nuovo per 95mila.
Seguendo questo esempio, se il tuo reddito annuo fosse di 45mila euro, il coefficiente sarebbe 0,53 (95000-45000/95000). Ora basterà moltiplicare la detrazione ipotetica 1620×0,53. Il risultato è 858,6, che è la detrazione Irpef spettante alla famiglia.
Detrazione ripartita tra i genitori
Così come in molti casi, anche in questo si può dividere la detrazione in parti uguali tra i genitori, purché non legalmente separati.
Detrazioni e agevolazioni Irpef sulle spese sanitarie
Quando in casa c’è un familiare disabile, le spese sanitarie possono essere una voce molto importante del bilancio, visto che spesso queste persone necessitano di cure o attenzioni del tutto particolari. Ben consapevole di ciò lo Stato assicura delle deduzioni totali dal reddito del disabile o dei familiari che lo hanno in carico:
- le spese mediche generiche (per esempio, la parcella di un medico generico o l’acquisto di medicinali)
- le spese di “assistenza specifica” ovvero l’assistenza infermieristica e per la riabilitazione, le prestazioni fornite da addetti all’assistenza di base o di operatori tecnici assistenziali, le spese per educatori professionali, per personale qualificato addetto all’attività di animazione o di terapia occupazionale e in altri casi specifici.
Scopri le nostre polizze vita
Proteggi le persone che ami e i tuoi investimenti
Aiuta le persone che ami a portare a termine un progetto importante – ad esempio un programma di studi, un mutuo o un investimento - e tutelale dall’evenienza che il tuo apporto economico possa venir meno per un grave imprevisto.
Attenzione: non si possono però dedurre completamente le spese sanitarie specialistiche (analisi, prestazioni chirurgiche e specialistiche) e quelle per l’acquisto dei dispositivi medici per le quali, però, c’è la possibilità di usufruire della detrazione fiscale Irpef del 19% così come per tutti i cittadini, anche se con delle specifiche riguardo gli ausili alla deambulazione che consigliamo di chiedere al CAF o alla Commissione Asl/Inps.
Altri ausili per i disabili ammessi alla detrazione Irpef del 19%
Abbiamo appena parlato di spese sanitarie deducibili, ma non sono solo queste a poter rientrare nella deduzione sul reddito della persona disabile o dei suoi familiari che se ne prendono cura. Molto brevemente, si possono detrarre anche:
- Trasporti in ambulanza
- Trasporti su mezzi di Onlus o associazioni che rilasciano regolare fattura e che abbiano il “trasporto disabili” tra i loro fini istituzionali, dunque riportato nello Statuto
- Acquisto di poltrone speciali
- Acquisto di strumenti per il contenimento di fratture o debolezze ossee o anche per l’acquisto di arti artificiali
- Costruzione di rampe o altri manufatti che eliminino le barriere architettoniche in casa (non fruibile contemporaneamente a eventuali sgravi sulle ristrutturazioni edilizie)
- Adattamento dell’ascensore per renderlo adatto al trasporto della carrozzina, acquisto di montascale o pedane per l’accesso in casa
- Acquisto di ogni tipo di strumento informatico (computer, stampante, etc) che agevoli la quotidianità e facilitino l’autosufficienza del disabile
- Acquisto di componenti elettroniche o meccaniche di mobili e cucine che ne facilitino l’uso o il controllo da parte di un disabile
- Tutti gli strumenti necessari per facilitare la deambulazione, lo spostamento o il sollevamento di un disabile
Per l’acquisto della maggiorparte di questi ausili c’è anche la possibilità di ottenere l’Iva agevolata al 4%, purché ci siano le condizioni.
Da quest’anno l’agevolazione Irpef è valida anche per l’acquisto di una bicicletta elettrica a pedalata assistita. Per averne diritto, è necessaria, oltre alla documentazione di base, anche una certificazione del medico specialista della Asl che attesti il collegamento funzionale tra la bicicletta con motore elettrico ausiliario e la menomazione.
Agevolazioni sull’acquisto di automobili, van o motocarrozzette
Anche per il settore auto e l’acquisto di mezzi di locomozione ad uso esclusivo o prevalente delle persone colpite da handicap, sono previsti degli sgravi e delle esenzioni per permettere a chi ne ha bisogno di acquistare o modificare più agevolmente un mezzo idoneo a garantire la mobilità e la deambulazione. In particolare possono utilizzare questo pacchetto di agevolazioni:
- non vedenti e sordi
- disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
- disabili con ridotte o impedite capacità motorie
In particolare, nei casi secondo e terzo, deve esserci stato il riconoscimento di handicap grave secondo la legge 104 da parte della commissione medica.
Se il disabile è fiscalmente a carico della famiglia (quindi è un figlio o un anziano che percepisce un reddito non superiore ai 4mila euro annui), queste agevolazioni possono essere utilizzate anche da un altro membro della famiglia. Questa specifica è stata concepita per permettere ai genitori di provvedere a mezzi specifici che garantiscano la mobilità dei figli.
Auto: esenzioni e sgravi riconosciuti
- Detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto (su una spesa massima di 18.075,99 euro) e sulle riparazioni del mezzo
- Iva agevolata al 4% sull’acquisto, anche in leasing
- Esenzione dal bollo auto
- Esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà
Parcheggio speciale riservato
Il tagliando blu e la possibilità di posteggiare nei parcheggi speciali riservati alle persone con handicap viene riconosciuto a chi viene definito dalla commissione medica invalido con deambulazione sensibilmente ridotta oppure ai non vedenti.
Documenti necessari per ottenere tutti gli sgravi fiscali per i disabili

Un po’ di burocrazia c’è sempre e non si può fare a meno di produrre carte e certificati. In ogni caso sappi che per richiedere uno qualsiasi di questi sgravi fiscali avrai bisogno di questi documenti che puoi dunque procurarti per tempo:
- per il non vedente e il non udente, occorre un certificato rilasciato dalla commissione medica, che attesti la sua condizione
- per il disabile psichico o mentale, è richiesto il verbale di accertamento dell’handicap, emesso dalla Commissione medica integrata Asl-Inps, dal quale risulti che il soggetto si trova in situazione di handicap grave (art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992), derivante da disabilità psichica
- se necessario, occorre il certificato di attribuzione dell’indennità di accompagnamento (legge n. 18/1980 e legge n. 508/1988), emesso dalla Commissione a ciò preposta (Commissione per l’accertamento dell’invalidità civile di cui alla legge n. 295/1990)
- per i disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione occorre il verbale di accertamento dell’handicap, emesso dalla Commissione medica integrata Asl-Inps, dal quale risulti che il soggetto si trova in una condizione di permanente limitazione della deambulazione.
- Per usufruire dell’Iva agevolata al 4% sull’acquisto di mezzi, è necessaria una Dichiarazione sostitutiva di atto notorio unitamente alla dichiarazione che nei 4 anni precedenti alla data di acquisto dell’auto non è stato acquistato un analogo veicolo agevolato o che un veicolo precedentemente acquistato con agevolazione è stato cancellato dal PRA (ad es. per rottamazione). In questo ultimo caso occorre la ricevuta della Motorizzazione.
- Visto che alcune agevolazioni fiscali sono soggette a una valorizzazione del reddito familiare, può essere importante premunirsi di una copia della dichiarazione dei redditi.
Detrazione fiscale sulle polizze assicurative
In generale, anche le polizze assicurative che prevedono il rischio morte e invalidità permanente e che hanno come beneficiario un disabile. Si tratta di una misura di tutela della persona più debole molto importante: un’assicurazione sulla vita (Temporanea Caso Morte o TCM) ti permette di proteggere il tenore di vita di una persona disabile nel caso in cui tu, o la persona che se ne occupa primariamente in famiglia, non foste più in grado di provvedere ai suoi bisogni per una gravissima evenienza.
Per questo tutte le polizze vita che abbiano come beneficiario un disabile sono detraibili dall’Irpef al 19% fino a 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente, fino a 1.291,14 euro per quelle che coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
In particolare, Aviva Protezione Affetti ti dà il grande vantaggio del capitale costante e del premio costante così puoi programmare il tuo bilancio familiare con più semplicità. Puoi inoltre scegliere la durata della polizza che puoi estendere fino a 30 anni e scegliere come e quando pagare, mensilmente, ogni sei mesi o ogni anno.
Oltre al rischio morte e invalidità permanente, con Aviva Protezione Affetti puoi proteggerti anche dal rischio di grave malattia.
Imposte agevolate su successioni e donazioni
In perfetta continuità con gli sgravi fiscali appena descritti, sempre per dare modo alle persone con disabilità di provvedere ai loro bisogni in modo più agevole specie dal punto di vista economico, è prevista un’agevolazione specifica anche per l’eredità o le donazioni. Se chi riceve la successione o il lascito è una persona portatrice di handicap grave (ai sensi della legge 104/92) l’imposta dovuta si applica solo sulla parte della quota ereditata (o donata) che supera il milione e mezzo di euro.
Agevolazioni fiscali disabili, in sintesi
Questo lungo articolo ti ha accompagnato attraverso il lungo elenco delle detrazioni e agevolazioni fiscali che un disabile o un suo familiare che se ne occupa, possono ottenere. Va sottolineato che si tratta sempre di agevolazioni che spettano sulla base di specifiche prerogative che riguardano l’handicap e per questo non è possibile generalizzare.
L’unico tratto comune che si può sottolineare è la ratio che governa tutte le agevolazioni previste, cioè il motivo profondo per il quale il Governo, l’Agenzia delle Entrate e tutti gli altri organi coinvolti, hanno ritenuto di voler procedere con questi provvedimenti. Ciò che c’è alla base è la necessità di tutelare economicamente e operativamente queste persone, più deboli e vulnerabili di altre, non fosse altro perché hanno bisogno di superare più difficoltà per mille motivi. Spesso queste difficoltà implicano degli investimenti (come, per esempio, l’acquisto di un’auto adatta o l’installazione di un ausilio specifico per migliorare la mobilità in casa), ma più spesso è ancor più importante del solito pensare al futuro e avere la possibilità di occuparsi di garantire un futuro più tranquillo, anche se dovessero intervenire gravi imprevisti a minare l’equilibrio familiare.
Ecco perché lo strumento di una polizza vita come Protezione Affetti può venire incontro proprio a questa esigenza pratica; un piccolo investimento in grado di restituire la tranquillità di pensare al domani e alla capacità della persona con una disabilità grave di mantenere un tenore di vita tale da poter rispondere alle sue esigenze quotidiane.