Molti stanno pensando di approfittare del super-bonus che permette sgravi fiscali fino al 110% per sistemare casa. Ma l’accesso a questo contributo è sottoposto alla realizzazione di alcuni interventi particolari. Ecco una guida.
- In cosa consiste il Bonus del 110%?
- Bonus ristrutturazioni 110%: sintesi di benefici, beneficiari e regole di base
- Bonus ristrutturazioni 110%: come avviare la pratica
- Ecobonus 110%, fotovoltaico e solare termico rientrano negli sgravi ma solo se…
- Bonus ristrutturazioni 2020, i massimali di spesa ammissibili per gli interventi
- Se ci tieni alla tua casa, proteggiti da spese impreviste
La corsa al Superbonus 110% è iniziata da quando il decreto 34/2020, noto come Decreto Rilancio, è stato convertito in legge (la 77 del 17 luglio 20201) trasformando in possibilità concreta ciò che molti italiani proprietari di case – secondo l’ISTAT circa l’80% delle famiglie – stavano aspettando da tempo.
Si tratta di un’ottima occasione per chiunque desideri effettuare lavori di ristrutturazione o adeguamento sismico ed energetico entro il 31 dicembre 2021, anche se non tutti i lavori sono inclusi in questo tipo di agevolazione. L’accesso al bonus, infatti, è sottoposto a regole precise e a cosiddette “finestre” di accesso che includono necessariamente l’esecuzione di lavori specifici che danno diritto agli sgravi previsti.
Cerchiamo di capire meglio come avviare la pratica, quali lavori rientrano nel superbonus e quali sono i termini di “sconto” promessi dall’iniziativa.
In cosa consiste il Bonus del 110%?
I termini di “sconto” ovvero di agevolazione contenuti nel Sismabonus e nell’Ecobonus sono delle forme di recupero delle spese attraverso una detrazione fiscale. Tuttavia, l’articolo 121 ha introdotto la possibilità molto più attrattiva per i contribuenti che passa attraverso una cessione del credito di imposta2: il celebre “sconto in fattura”. In pratica, chi decide di ristrutturare potrebbe spendere molto meno di quanto spenderebbe normalmente perché cede la possibilità di ottenere quelle detrazioni fiscali che spetterebbero a lui, a qualcun altro ovvero all’impresa che fa i lavori oppure anche a banche e finanziarie.
Questo significa che il condominio o il proprietario dell’immobile possono chiedere al fornitore uno sconto in fattura immediato che potrà poi essere recuperato da quest’ultimo sotto forma di credito di imposta. Lo sconto può arrivare anche al totale della fattura (nei limiti dei contributi previsti)e in questo caso il committente non dovrà anticipare nulla.
L’altra possibilità è che il condominio o il proprietario cedano il credito di imposta a banche o società finanziarie. Questo significa che la banca o la finanziaria potrebbero pagare al posto tuo i lavori per la parte del credito d’imposta ceduto, dietro un compenso minimo. La grande novità del decreto è proprio questa, visto che le normative precedenti escludevano questi attori dalla possibilità di acquisire il credito.
Bonus ristrutturazioni 110%: sintesi di benefici, beneficiari e regole di base
Il bonus ristrutturazioni 110% permette di accedere agli sgravi previsti a patto che, fra i lavori di ristrutturazione e adeguamento energetico rientrino alcune opere. Chiariamo subito, in modo sintetico, alcuni termini fondamentali per l’accesso al Bonus.
Quali interventi sono necessari per ottenere l’incentivo?
- Case singole o plurifamiliari e condomini: realizzazione del cappotto termico
- Condomini: impianti centralizzati di riscaldamento o raffrescamento e acqua calda con caldaie a condensazione, caldaie a pompa di calore con impianto fotovoltaico o di microgenerazione
- Case singole: impianti fotovoltaici con caldaie a pompa di calore
Requisito indispensabile è che l’edificio ottenga un miglioramento energetico almeno di 2 classi che sarà certificato dall’Attestazione di Prestazione Energetica rilasciata da un tecnico abilitato con una cosiddetta “Dichiarazione asseverata” che deve essere inviata all’Enea in forma elettronica.
Chi può accedere al Superbonus 110%?
- Condomini
- Persone fisiche
- Istituti di case popolari
- Cooperative di abitazione a proprietà indivisa
- Organizzazioni senza scopo di lucro
- Società sportive dilettantistiche
Quali edifici sono esclusi dal Bonus ristrutturazioni 110%?
- Abitazioni classificate come A/1, cioè abitazioni signorili
- Ville (A/8)
- Castelli e palazzi storici o di pregio (A/9)
Bonus ristrutturazioni 110%: come avviare la pratica
Tutti i lavori che rientrano nel Bonus 110% sono interventi classificati come manutenzione straordinaria leggera e, se decidi di iniziare, sono subordinati alla presentazione di una CILA cioè alla comunicazione di inizio dei lavori. Ci sono alcuni oneri da pagare e dipendono dalle regole interne del Comune nel quale si trova l’edificio (diritti di segreteria e altre tasse eventuali). Solo l’installazione di pannelli fotovoltaici non è sottoposta alla presentazione di una CILA.
Oltre la dichiarazione di inizio dei lavori, occorre dimostrare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche o alla classe energetica più alta, elemento fondamentale per accedere agli sgravi fiscali. Ci sono però tre documenti da presentare per dimostrare che i lavori vengano fatti:
- Visto di conformità dei documenti che certificano l’esistenza dei presupposti per avere diritto alla detrazione . Per questo puoi rivolgerti al tuo commercialista, al consulente del lavoro o a un Caf che provvederanno anche alla necessaria comunicazione di questi dati all’Agenzia delle Entrate.
- Per i lavori di riqualificazione energetica (Ecobonus) devi ottenere l’asseverazione ai requisiti energetici minimi3 e della congruità delle spese sostenute per gli interventi che rientrano nelle agevolazioni. Puoi rivolgerti a un tecnico abilitato che provvederà anche alla comunicazione di questi dati all’Enea.
- Per i lavori di miglioramento sismico (Sismabonus) devi ottenere l’asseverazione dell’efficacia dei lavori per la riduzione del rischio sismico. Anche in questo caso dovrai verificare la congruità delle spese rispetto agli interventi che un tecnico specializzato (ingegnere strutturale o sim.) provvederà a rilasciare.
Tutte le spese che sosterrai per le attestazioni, le asseverazioni e i visti di conformità sono detraibili dalle tasse.
Ecobonus 110%, fotovoltaico e solare termico rientrano negli sgravi ma solo se…

Il cosiddetto Superbonus incentiva l’installazione di sistemi fotovoltaici e di solare termico a patto però che siano abbinati al cosiddetto “Cappotto termico” e cioè a interventi più importanti per l’isolamento dell’involucro dell’abitazione o del condominio, ad adeguamenti sismici (Sismabonus) oppure alla sostituzione di impianti di riscaldamento con sistemi più efficienti.
Si tratta generalmente di ottimi sistemi diminuire i costi per l’energia elettrica, soprattutto se all’impianto si abbina un accumulatore di energia, una specie di batteria che “conserva” l’elettricità che puoi usare anche nelle ore più buie. Ci sono però delle differenze sostanziali fra i due sistemi che li rendono non alternativi ma complementari: il fotovoltaico dà la possibilità di produrre energia dal sole, il solare termico invece scalda l’acqua per l’uso domestico.
I pannelli solari rappresentano una spesa non indifferente ma che riesce ad essere ammortizzata negli anni, grazie ai risparmi in bolletta e al costo minore dell’energia. Tuttavia, perché siano davvero un risparmio, devi assicurarti che i materiali siano di qualità (per garantire durata e prestazioni costanti).
Bonus ristrutturazioni 2020, i massimali di spesa ammissibili per gli interventi
La legge sugli incentivi al 110% ha stabilito, per ogni intervento, un massimo di spesa ammissibile che può essere soggetto a sgravio secondo le regole. Ecco quali:
- Cappotto termico
- Fino a 50 mila euro per edifici unifamiliari o indipendenti
- Fino a 40 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari in condomini composti da massimo 8 unità
- Fino a 30 mila euro per ogni unità immobiliare in condomini più grandi (più di 8 unità immobiliari)
- Impianto di riscaldamento (caldaia e/o pompa di calore) in condominio
- Fino a 20 mila euro per ogni unità immobiliare in edifici che contano massimo 8 unità immobiliari
- Fino a 15 mila euro per ogni unità immobiliare in condomini più grandi (più di 8 unità immobiliari)
- Impianto di riscaldamento domestico (caldaia e/o pompa di calore) indipendente
- Fino a 30mila euro per unità immobiliare che comprendono spese di bonifica e smaltimento del vecchio impianto.
Se ci tieni alla tua casa, proteggiti da spese impreviste
Quando decidi di spendere dei soldi per la ristrutturazione della casa, il nostro suggerimento è quello di scegliere di proteggere il tuo investimento da eventi imprevisti e potenzialmente onerosi. I casi possono essere tanti, per questo abbiamo pensato a una polizza che ti togliesse dall’imbarazzo di scegliere tra mille soluzioni diverse.
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- Vedi il testo di legge
- Il credito di imposta, in parole semplici, è una somma che il contribuente vanta nei confronti dell’Erario. Il credito di imposta può essere utilizzato al momento del pagamento dei tributi – che sono di fatto debiti di imposta – per compensare queste spese
- DM 26 giugno 2015