La successione di beni mobili e immobili è un atto necessario che nella maggior parte dei casi arriva all’improvviso. Si tratta di un passaggio oneroso, specialmente se ci sono più beni immobili. Ma se c’è un’adeguata preparazione e buone tutele è possibile che non impatti troppo sul bilancio familiare. Ecco tutto ciò che devi sapere.
La successione è il momento di passaggio di tutti i beni di una persona ai suoi eredi. Un passaggio necessario che però può giungere improvviso ed essere molto oneroso, soprattutto se il valore delle proprietà è elevato. Un’amara sorpresa che potrebbe aggiungersi al dolore della perdita.
Esistono diversi modi per non lasciare che gli eredi debbano pagare successioni troppo salate, ma è opportuno agire quando si è in vita.
Vediamo insieme cos’è la successione, i costi che dovrai sostenere, come puoi tutelare i tuoi eredi e il tuo patrimonio.
Successione, cos’è e come può essere preparata
La legge prevede che è obbligatorio predisporre la documentazione e gli atti per la successione solo se il patrimonio supera i 100mila euro o se sono presenti beni immobili o diritti immobiliari. Quando è necessario procedere con la successione, bisogna innanzitutto capire se siamo di fronte a una successione legittima oppure se c’è un testamento da aprire di fronte a un notaio e rispettare.
Quando non c’è un testamento che indichi le volontà del defunto per la divisione del suo patrimonio, si procede con la successione legittima, cioè al trasferimento della proprietà dei beni mobili e immobili agli eredi secondo delle quote stabilite dalla legge e a seconda del grado di parentela.
In questo caso si procede secondo la linea ereditaria che è stabilita nel Codice Civile1 e che stabilisce chi sono gli eredi diretti. La linea degli eredi legittimi è verticale e parte dal coniuge (o dalla persona legata da unione civile), può includere gli ascendenti (genitori, nonni) e i discendenti (fratelli, figli, nipoti, ecc.) fino al sesto grado di parentela.
Se c’è invece un testamento la divisione dei beni può seguire anche una logica diversa, che rispetta le volontà del defunto e che può inserire tra gli eredi anche persone fisiche o giuridiche (aziende, enti) che non sono legate da parentela. In questi casi, però, esiste comunque una parte di eredità che deve essere attribuita agli eredi legittimi definita infatti “quota legittima” o “di riserva”. È di fatto una regola che tutela i parenti prossimi imponendo una specie di limite. Se questo limite non viene rispettato, il testamento può essere impugnato.
I costi della successione
I costi di una successione sono estremamente variabili e cambiano in base all’erede o agli eredi che ricevono la loro parte di patrimonio.
La prima discriminante è la presenza di un immobile. In questo caso è necessario che gli eredi paghino le tasse ipotecarie, catastali, il bollo e i tributi speciali. È possibile farlo direttamente al notaio, oppure tramite modello F24 dopo aver presentato domanda all’Agenzia delle Entrate. Chiaramente ciò implica già una spesa che è proporzionale al valore dell’immobile.
Oltre ciò possono esserci le vere e proprie tasse di successione da versare che non sono sempre le stesse e possono variare in base ai beni trasferiti. Vediamo insieme i casi più frequenti2:
- Coniuge, figli e parenti in linea retta devono versare un’aliquota pari al 4% del valore dei beni solo se il valore supera il milione di euro e solo sull’eccedenza di questa franchigia (ovvero il 4% sul quantum che supera il milione). Se i beneficiari sono titolari di legge 104, la franchigia sale a 1,5 milioni.
- Fratelli e sorelle pagano un’aliquota del 6% solo sulla parte eccedente la franchigia di 100mila euro, franchigia che si applica ad ogni beneficiario. Sotto il limite dei 100mila euro non ci sono tasse da pagare.
- I parenti fino al quarto grado e gli affini (nipoti, zii, cugini) pagano un’aliquota su tutto il valore dei beni del 6%.
- I beni trasferiti tramite testamento e fuori dall’asse ereditario sono soggetti a una tassazione dell’8%.
Ferme restando queste regole generali, però, bisogna sapere che non tutti i beni vengono tassati. Sono esclusi:
- Titoli di Stato (BOT o CCT);
- Aziende familiari o quote di esse con sede in Italia a condizione che venga proseguita l’attività o che ne venga mantenuto il controllo per almeno 5 anni;
- il TFR e le indennità trasferite agli eredi;
- crediti verso lo Stato;
- beni culturali;
- tutti i veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico perché oggetto di una tassazione specifica (registrazione al PRA, modifica del libretto di circolazione e bolli vari)
Tutti gli altri beni trasferiti sono tassati in misura diversa in base agli eredi che ricevono il bene: beni immobili (case, locali commerciali, terreni), azioni e fondi d’investimento, giacenze di conto corrente, cassette di sicurezza o denaro.
Le alternative alla successione legittima

Scegliere di destinare parte o tutto il tuo patrimonio può risparmiare ai tuoi eredi spese di successione troppo onerose, dispute legale o litigi familiari. Per farlo puoi scegliere tra diverse soluzioni:
- il testamento: ne abbiamo già parlato. Fare testamento ti permette di disporre per la successione di quasi tutto il tuo patrimonio. L’importante è non ledere le quote di riserva degli eredi legittimi;
- il Patto di famiglia: se tra i tuoi beni sono presenti quote societarie o un’azienda familiare, puoi utilizzare questo particolare contratto previsto dalla legge che ti permette di trasferire le tue quote sociali (o parte di esse) a tuo figlio o a tuo nipote mentre sei ancora in vita. Così facendo garantisci il passaggio generazionale dell’azienda e anticipi una parte della futura successione senza pagare imposte. È importante, però, che, al momento della successione effettiva, si possa dimostrare che gli eredi proseguano l’attività e mantengano il bene per almeno 5 anni, pena il pagamento delle imposte;
- la donazione: attraverso un atto pubblico davanti a un notaio puoi donare un bene di tua proprietà a un tuo erede, non necessariamente legittimo. Puoi conferire beni immobiliari, denaro, quote azionarie o societarie pagando delle imposte simili a quelle della successione, oltre all’imposta di registro e alla parcella del notaio. Per i beni immobili va considerata anche l’imposta catastale e ipotecaria. La donazione può essere fatta a favore di persone fisiche o giuridiche, eredi legittimi o persone estranee all’asse ereditario. Anche in questo caso, però, bisogna considerare le quote legittime per evitare dispute tra gli eredi legittimi e il beneficiario della donazione3.
Tutela chi ami da oneri di successione imprevisti
Proteggere la tua famiglia dalle spiacevoli premesse di una successione non è possibile. Ciò che puoi fare però è pianificare per tempo la destinazione dei tuoi averi in modo da alleviare, almeno in parte, il peso delle conseguenze economiche di una eredità.
Pianificare significa pensare per tempo a donare parte dei tuoi beni, cederli o scegliere di disporre le tue volontà attraverso un testamento, tutelando gli eredi legittimi e lasciando loro sufficiente liquidità per pagare le spese di successione.
Non sempre, però, pensare al futuro in questo senso è possibile.
Se desideri tutelare il tenore di vita delle persone a te care, quando non sarai più con loro, una polizza vita Temporanea Caso Morte come Aviva Protezione Affetti può essere la soluzione.
In caso di decesso dell’assicurato, infatti, una polizza Temporanea Caso Morte liquida ai beneficiari il capitale conferito per questa copertura. Puoi scegliere tu come destinare quel capitale, eredi legittimi o chiunque tu voglia, indicando i beneficiari, preferibilmente in modo nominativo, al momento della stipula: se lo desideri, questa scelta potrà essere cambiata nel corso della durata della polizza. Inoltre, aspetto non meno importante, le somme assicurate per il caso morte non rientrano nell’asse ereditario e sono esenti dalle tasse di successione.
- Articolo 565 del Codice Civile
- Riferimento alle Tasse di successione
- articolo 769 del Codice Civile