Una polizza vita ti può dare sicurezza nei momenti di maggiore difficoltà. Non solo nei casi più estremi, ma anche per altri imprevisti della vita. Un’assicurazione vita ti permette di affrontarli in maniera più serena grazie a una concreta copertura economica. Ecco perché una polizza vita è una possibilità da valutare con attenzione.
L’imprevedibilità è uno degli aspetti che rende speciali le nostre vite.
Esistono imprevisti in grado di farci sorridere: una sorpresa inattesa, l’offerta di un nuovo lavoro, un nuovo amore. Vivere è, però, anche fare i conti con altri momenti meno piacevoli, ai quali è sbagliato evitare di pensare con l’assurda pretesa del “lo farò quando accadrà”.
La soluzione è essere consapevole che potrebbero verificarsi, senza lasciarti condizionare da questa possibilità. Un ottimo modo per farlo è tutelarti il più possibile: mantenere uno stile di vita sano, affrontare ogni giorno con il sorriso, e, appunto, pensare ad un sostegno economico per i giorni più difficili.
In quest’ottica, abbiamo deciso di aiutarti a comprendere meglio le polizze vita, con una guida che espone le caratteristiche delle principali tipologie.
Polizza vita: cos’è
Un’assicurazione vita è innanzitutto un contratto stipulato tra te e una compagnia assicurativa, che può prevedere diverse forme di tutela.
Quando si parla di polizza vita, infatti, non si intende solo la tipologia che ha effetto in caso di decesso dell’assicurato, ma anche di assicurazioni che prevedono il pagamento di un capitale o di una rendita nel caso in cui l’assicurato ancora sia in vita alla scadenza del contratto.
Non a caso, l’Ania, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative, ha sottolineato – nel rapporto annuale sulle assicurazioni in Italia che: “Nel 2018 il volume premi del settore vita è stato pari a 102,0 miliardi, in aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente”. [1].
Un dato che lascia ben intendere quanto sempre più italiani trovino questo servizio utile per la tutela di sé stessi e del tenore di vita della famiglia.
Polizza vita: assicurato, beneficiario, premio, capitale. Cosa sono?
La polizza vita è tipicamente un contratto individuale (sul mercato esistono comunque anche polizze vita collettive), questo significa che c’è un solo soggetto assicurato.
Allo stesso modo, però, un’assicurazione vita rappresenta una forma di tutela per le persone che ami, che possono ricevere la liquidazione del capitale assicurato nelle forme e nei casi previsti dal contratto.
Alla sottoscrizione, infatti, puoi designare uno o più beneficiari, che puoi anche decidere di cambiare più volte nel periodo di validità della polizza. Puoi anche scegliere di indicare un “referente terzo”, ovvero un soggetto a cui la compagnia può far riferimento in caso di decesso dell’assicurato.
Il capitale non è pignorabile né sequestrabile e non è soggetto al pagamento delle imposte di successione ed è escluso dall’asse ereditario.
Per avere questi benefici, l’assicurazione richiede il pagamento di un premio anticipato che può essere unico (versato in un’unica soluzione) oppure ricorrente, ovvero frazionato annualmente, semestralmente, trimestralmente o mensilmente, in base a quanto definito dalle condizioni di polizza.
I premi di una polizza vita caso morte o per la perdita di autosufficienza (LTC) sono inoltre detraibili fiscalmente dalla dichiarazione Irpef.
Polizza vita: come funziona e a cosa serve
Esistono diverse tipologie di polizze vita, che puoi stipulare in base alle tue esigenze.
Polizza caso vita
Una polizza caso vita prevede il pagamento di un capitale o di una rendita vitalizia nel caso in cui l’assicurato sia ancora in vita alla scadenza del contratto.
Si tratta di polizze che rappresentano un investimento a medio-lungo termine, fatto dall’assicurato per sé stesso, allo scopo di ottenere, a scadenza, un’integrazione del reddito data dalla rendita vitalizia o una sicurezza data dal capitale liquidato.
Le polizze caso vita hanno una durata che varia da un minimo di 5-10 anni a un massimo di circa 30 anni. Alcune polizze caso vita, in particolare quelle di investimento, consentono un riscatto anticipato di tutto o parte del capitale, e in questi casi i contratti prevedono specifiche clausole che ne definiscono tempi e modalità.
In caso di morte dell’assicurato nel periodo di validità della polizza, i premi versati, rivalutati, vengono liquidati ai beneficiari.
Polizza a vita intera (senza scadenza)
Fanno parte delle polizze vita anche quelle cosiddette “a vita intera”, ovvero polizze che non hanno scadenza in quanto il pagamento avviene al momento della morte dell’assicurato. Questa tipologia di polizza vita, negli ultimi anni, è la più utilizzata per conferire un capitale a scopo di investimento. È il contraente a decidere la chiusura della polizza al momento della richiesta di riscatto totale.
Queste polizze nel settore assicurativo fanno riferimento al Ramo I (Gestioni Separate) e Ramo III (Unit Linked, Index Linked e Multiramo).
Nel primo caso, i premi sono investiti in una Gestione Separata, ovvero un fondo creato ad hoc dalla compagnia di assicurazione, e per questo “separato” dalle altre attività finanziarie della compagnia stessa. Generalmente si tratta di investimenti più cauti, in obbligazioni e titoli di Stato, che sono meno legati alle fluttuazioni di mercato.
Nelle polizze del Ramo III, il rendimento è collegato al valore di quote di fondi interni assicurativi o fondi esterni (OICR).
Fanno parte di questo gruppo le polizze Unit Linked, Index Linked oppure le forme ibride come le Multiramo, dove il capitale è investito in parte in Gestione Separata e in parte in Unit Linked (a fondi interni assicurativi o esterni). Nelle Multiramo il contraente può decidere il livello di rischio finanziario che vuole assumere, in base a come ripartisce la percentuale di investimento del capitale sulle due componenti.
Polizza temporanea caso morte (TCM)
Una polizza temporanea caso morte è generalmente finalizzata a dare un sostegno economico agli affetti di chi la sottoscrive. Questa polizza prevede infatti la liquidazione del capitale in seguito al decesso dell’assicurato. Al verificarsi di questo evento, nel corso di validità della polizza, la compagnia di assicurazione liquida il capitale ai beneficiari indicati.
Una polizza TCM è un atto di responsabilità verso le persone che ci stanno a cuore che tutti dovrebbero prendere in considerazione, ed è fortemente indicata:
- nel caso di investimenti che abbiano richiesto l’attivazione di mutui o prestiti (il capitale può aiutare a coprire il pagamento delle rate residue);
- nei casi in cui l’assicurato costituisca la principale fonte di reddito per la famiglia (il capitale può aiutare a mantenere il tenore di vita);
- nel caso in cui ci siano importanti patrimoni (il capitale può aiutare a smaltire gli oneri successori);
- nel caso in cui ci siano figli in giovane età per garantire la possibilità di proseguire negli studi o nei loro sogni, con più serenità.
Se stai valutando di sottoscrivere una polizza TCM e vuoi saperne di più, puoi contattare un agente Aviva e chiedere maggiori informazioni su Aviva Protezione Affetti la nostra soluzione per la protezione della famiglia che ti dà la possibilità di:
- scegliere capitale da assicurare;
- definire la durata della polizza da 1 a 30 anni;
- aggiungere coperture opzionali come la malattia grave o l’invalidità totale e permanente;
- estendere la copertura alla tua società o alla tua impresa e tutelare contro il rischio di gravi eventi anche soci o “uomini chiave”;
- frazionare il premio con pagamenti mensili, trimestrali o semestrali;
- detrarre dall’Irpef i premi della tua polizza.
Polizza mista
In questo caso parliamo di una polizza vita che, più semplicemente, comprende sia il caso vita sia il caso morte.
Ciò significa che se alla scadenza del contratto l’assicurato è ancora in vita, riceve il pagamento del capitale oppure di una rendita vitalizia (in base alle opzioni scelte in fase di liquidazione).
Se – in caso contrario – durante il corso del contratto l’assicurato viene a mancare,i beneficiari possono riscuotere il capitale, in questo caso non si può applicare la scelta di convertirlo in una rendita.
È inoltre possibile integrare una polizza vita mista con garanzie aggiuntive, come la protezione in caso di malattia, invalidità o infortunio.
Come sottoscrivere una polizza vita
Per sottoscrivere una polizza vita, oltre alla scelta del capitale, dei beneficiari, della durata e di eventuali garanzie opzionali, potrebbe essere richiesta la compilazione di un questionario medico che mira a indagare lo stato di salute dell’assicurato al momento dell’attivazione delle tutele.
In base all’ammontare del capitale e all’età dell’assicurato al momento della sottoscrizione, possono essere richiesti esami e visite mediche più approfonditi. È inoltre richiesto, in molti casi, di specificare se l’assicurato è fumatore o non fumatore: uno stile di vita sano permette spesso di ottenere un premio inferiore.
Come disdire una polizza vita
Un’assicurazione vita può essere disdetta entro 30 giorni dalla sottoscrizione, avvalendosi del diritto di recesso, con restituzione del premio versate al netto, eventualmente, delle spese amministrative sostenute dalla compagnia. La disdetta di un’assicurazione sulla vita è regolamentata dall’articolo n. 177 del Codice delle Assicurazioni Private [2].
Almeno un mese prima della scadenza di una polizza caso vita, è obbligo della compagnia inviare comunicazione all’interessato, per avvisarlo del termine.