In questo periodo, per lavoro o per svago, molti si sono abituati a usare i sistemi di videoconferenza online e si è molto parlato del tema sicurezza collegato all’uso di queste piattaforme: ecco alcuni suggerimenti per evitare che un’ottima soluzione si trasformi in un problema da risolvere.
Durante l’emergenza Coronavirus l’occasione per vedere i propri cari, per organizzare riunioni di lavoro con colleghi, clienti e fornitori, o per fare lezione a scuola, è stata offerta dai software di videoconferenza online.
Ormai non c’è bisogno di presentazione: facciamo riferimento a una serie di programmi e piattaforme che permettono di vedersi e parlare tra più persone e che vengono usati regolarmente da aziende, professionisti e utenti privati. Sono strumenti entrati a far parte della quotidianità di molte persone ma, come tutti gli strumenti informatici, per essere utilizzati hanno bisogno di qualche accortezza per evitare che da risorse si trasformino in problemi.
Non tutti i software rappresentano la giusta soluzione per la tutela dei dati. Esiste un modo affidabile e sicuro per utilizzarli? Come puoi tutelare la tua privacy e le tue informazioni personali? Vediamolo insieme.
App videoconferenza: attenzioni ai “replicanti” falsi
Senza scomodare celebri film di fantascienza, bisogna stare attenti innanzitutto alle copie truffaldine di questi software. Si tratta di veri e propri cloni, simili in tutto e per tutto agli originali, creati con lo scopo di installare virus o programmi di pubblicità sul computer o sul device di chi li scarica.
Secondo un’indagine condotta da Kaspersky – azienda che si occupa di sicurezza informatica – sono stati scoperti 1300 cloni che nascondevano al loro interno due famiglie di cosiddetti adware, programmi che una volta lanciati servono a mostrare annunci pubblicitari1. Sebbene apparentemente non dannosi, gli adware costituiscono un rischio per il tuo PC o per il tuo smartphone e, in alcuni casi, possono arrivare a violare la tua privacy, utilizzando i dati personali per fini pubblicitari2.
In alcuni software falsificati la società di sicurezza informatica ha ravvisato anche la presenza di malware, veri e propri virus molto più pericolosi degli adware.
Per evitare di scaricare applicazioni che hanno al proprio interno file dannosi per la sicurezza dei tuoi dati, è bene essere attenti, utilizzare solo piattaforme conosciute o informarsi sull’affidabilità del sito. Inoltre, è bene scaricare le applicazioni per smartphone solo dagli store o dai siti ufficiali, evitando di utilizzare fonti alternative e avere attivo un buon antivirus.
Videoconferenze e webinar in sicurezza
Per accedere a un nuovo servizio di videoconferenza, la prima cosa da fare è creare un account, se non lo hai già. In questo caso valgono le stesse regole da utilizzare in qualsiasi altro account: usa una password sicura e utilizza almeno 8 caratteri tra lettere, numeri, maiuscole e simboli. Usa la mail aziendale solo per le riunioni con i colleghi e controlla le impostazioni della privacy che devi accettare, soprattutto chi è il titolare del trattamento, come vengono trattati i tuoi dati e come fare a richiedere la cancellazione dell’account, nel caso non ti servisse più.

Se sei tu a decidere quale applicazione usare per riunioni o webinar, scegli quelle che offrono autenticazione a due fattori, cioè non solo con la password ma anche con un OTP, una password “usa-e-getta” che può essere inviata tramite messaggio sullo smartphone o sulla mail.
Inoltre, regola le impostazioni di sicurezza di chat, riunioni e webinar: puoi scegliere di dare l’accesso solo a chi ha il link della riunione, ma è preferibile mettere anche una password da inserire una volta richiesto l’ingresso oppure abilitare la “sala d’aspetto”, un luogo virtuale in cui entrano i partecipanti alle call prima di essere autorizzati ad accedere dal moderatore.
Senza una password o un controllo da parte dell’organizzatore, chiunque abbia il link potrebbe accedere, dando luogo a fenomeni definiti “Zoombombing” ovvero l’intrusione di persone non invitate che, nel migliore dei casi, possono disturbare la riunione, la lezione o il webinar, ma nel peggiore potrebbero restare in silenzio e ascoltare una videoconferenza aziendale, con il rischio che vengano divulgate informazioni riservate, dati o notizie aziendali. Un problema che potrebbe ripercuotersi su di te e sulla tua carriera.
Meglio, quindi, utilizzare le impostazioni dell’applicazione per scegliere chi può entrare, chi può mostrare il proprio schermo o la webcam.
Tutelare la privacy e l’immagine se usi la videoconferenza
Molte app pensate per videoconferenze offrono la possibilità di registrare la videoconferenza, così da utilizzarla in seguito. Tuttavia, se gli argomenti trattati sono una tua proprietà intellettuale o dell’azienda per cui lavori, è meglio evitare che vengano registrate.
Anche in questo caso, è bene verificare la lista dei partecipanti dando l’accesso solo a chi ne ha diritto e scegliere piattaforme che avvisano se qualche utente ha avviato la registrazione.
Per evitare problemi e non farti trovare impreparato, meglio sottoscrivere una polizza che ti tuteli e faccia valere i tuoi diritti in caso di controversie legali. AvivaPlus SalvaGuai ti offre un salvagente per i piccoli contrattempi della vita quotidiana, compresa la garanzia tutela legale che ti supporta anche su temi che riguardano la sicurezza informatica.
In merito alla tua immagine e alla privacy, fai molta attenzione a ciò che inquadri mentre hai la webcam attiva: durante call di lavoro con clienti o fornitori le incursioni di animali e figli sono dei buffi intermezzi che strappano una risata, ma inquadrare involontariamente dati personali, dati bancari, password o documenti di lavoro che riguardano l’azienda, potrebbe essere pericoloso.
Per evitare problemi, prima di avviare una videoconferenza spendi qualche minuto a verificare la tua inquadratura, ti eviterà problemi.
Utilizza il browser se non sei sicuro
Può capitare che un cliente o la tua azienda ti chiedano di partecipare a una videoconferenza utilizzando un software. Se non sei sicuro del programma e c’è la possibilità di scegliere la versione web, propendi per quest’ultima. Alcuni software possono consentire agli hacker di accedere alla videocamera e al microfono del dispositivo, installare file malevoli, mentre altri consentono di aggiungere utenti alle chiamate senza il consenso dell’organizzatore.
Per questo motivo, se il software lo consente, fatti inviare il link della call e utilizza l’interfaccia web (che non ha le stesse autorizzazioni di cui dispone un software sul tuo computer) che si può attivare senza installare alcun software. Se questo non è possibile utilizza un computer secondario o un vecchio cellulare dove non sono memorizzate informazioni personali che potrebbero essere violate.